Antinfiammatori naturali, cosa sono, a cosa servono, come e quando assumerli

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Cure naturali
Gli antinfiammatori naturali sono sostanze di origine vegetale, come piante, oli essenziali ed estratti, che grazie ai loro principi attivi contrastano i processi infiammatori dell'organismo, alleviandone sintomi come gonfiore, dolore, calore e rossore.

Esistono alcune piante che sembrano possedere proprietà antinfiammatorie e capaci quindi di alleviare questo tipo di disturbi. Negli ultimi anni c’è una crescente attenzione verso i rimedi naturali, sebbene per molti di essi manchino ancora solide prove scientifiche.

Tuttavia, alcune piante potrebbero realmente avere effetti benefici sull’organismo, come nel caso di alcuni antinfiammatori naturali. Sostanze di origine vegetale che, sfruttando i principi attivi in esse contenuti, aiuterebbero a ridurre sintomi legati a stati infiammatori.

Sebbene siano necessari ulteriori studi, non si può escludere che alcuni antinfiammatori naturali possano rappresentare un valido supporto, affiancati quando necessario a terapie farmacologiche tradizionali. La ricerca sta lavorando per validarne gli effetti e garantirne un utilizzo sicuro e ottimale.

Cosa sono gli antinfiammatori naturali

Gli antinfiammatori naturali sono sostanze di origine vegetale con proprietà benefiche in grado di agire sui processi infiammatori dell’organismo. Si tratta di piante ed erbe officinali che contengono principi attivi utili a contrastare le cause alla base di un’infiammazione.

Quando l’organismo attiva una risposta immunitaria di difesa contro agenti estranei di natura fisica, chimica, tossica o biologica, si innescano infatti meccanismi infiammatori. Gli antinfiammatori naturali mirano ad alleviare tali reazioni, sebbene in modo più lento e graduale rispetto ai farmaci antinfiammatori di sintesi. Tuttavia, i loro benefici sembrano protrarsi più a lungo.

Gli antinfiammatori naturali possono essere assunti in vari modi: applicati topicamente sotto forma di gel, impacchi, creme, pomate, oli essenziali; per via orale tramite integratori alimentari; oppure consumati come alimenti dalle proprietà antinfiammatorie. Ricerche più approfondite sono necessarie per confermarne gli effetti e garantirne un utilizzo ottimale e sicuro, eventualmente in combinazione con terapie farmacologiche convenzionali.

A cosa servono gli antinfiammatori naturali

Gli antinfiammatori naturali ricoprono un ruolo importante per il benessere dell’organismo. Si tratta di sostanze di origine vegetale in grado di contrastare i processi infiammatori che stanno alla base di molte patologie. I principi attivi contenuti in piante, oli essenziali ed estratti naturali hanno proprietà antinfiammatorie che possono essere sfruttate a scopo terapeutico.

Gli antinfiammatori naturali agiscono modulando la risposta immunitaria dell’organismo, andando a ridurre la produzione di mediatori dell’infiammazione come le prostaglandine, senza però alterare le naturali difese dell’organismo. Hanno quindi un’azione selettiva sui meccanismi alla base dell’infiammazione.

Queste sostanze risultano utili per trattare molteplici disturbi di natura infiammatoria, sia acuti che cronici: dal mal di testa ai dolori articolari e muscolari, dalle infiammazioni gastrointestinali a quelle della pelle. Possono essere assunti per via topica, orale o mediante aromaterapia.

Gli antinfiammatori naturali rappresentano spesso una valida alternativa più gentile rispetto ai FANS di sintesi, con meno effetti collaterali. Tuttavia è bene utilizzarli previo parere medico, come supporto e non in sostituzione alle terapie farmacologiche tradizionali. Ulteriori studi stanno confermandone gli effetti benefici.

Quando assumere gli antinfiammatori naturali?

Gli antinfiammatori naturali possono essere utilizzati in diverse circostanze in cui è presente un processo infiammatorio acuto o cronico. Risultano indicati soprattutto per trattare condizioni infiammatorie di lieve o moderata entità, dove i sintomi principali sono dolore, gonfiore, rossore e senso di calore locale.

I disturbi più comuni in cui è consigliabile l’utilizzo di antinfiammatori naturali sono mal di testa, nevralgie, dolori muscolari e articolari, tendiniti, contusioni, distorsioni, irritazioni cutanee, punture d’insetto, scottature. Anche in caso di infiammazioni a carico dell’apparato gastroenterico o genito-urinario gli antinfiammatori naturali possono aiutare.

Queste sostanze vegetali antinfiammatorie sono indicate soprattutto per trattamenti di breve durata e per lenire sintomi occasionali o episodici. In caso di patologie croniche o processi infiammatori gravi è invece necessario ricorrere a farmaci specifici.

Gli antinfiammatori naturali rappresentano un valido supporto da affiancare alle terapie convenzionali su consiglio medico. Non vanno assunti in automedicazione senza prima aver consultato un medico per accertarne l’appropriatezza.

Differenza tra antinfiammatori naturali e chimici

Gli antinfiammatori naturali si distinguono da quelli di sintesi chimica per origine, meccanismo d’azione e profilo di effetti collaterali. I primi derivano da fonti vegetali e agiscono grazie a principi attivi di origine naturale. I secondi sono prodotti per via sintetica in laboratorio.

Gli antinfiammatori naturali, come zenzero, curcuma, boswellia, tendono ad avere un’azione più blanda e selettiva sui processi infiammatori. Quelli chimici, come ibuprofene e cortisonici, sono più potenti e veloci nel sopprimere l’infiammazione, ma con maggiori effetti avversi.

I naturali richiedono tempi più lunghi per agire ma hanno meno controindicazioni. I chimici hanno effetti rapidi ma possono causare problemi gastrici, renali, cardiaci se usati a lungo termine.

Inoltre i naturali possono essere assunti contemporaneamente ad altri farmaci, mentre i chimici interagiscono con molte terapie. Gli antinfiammatori naturali sono quindi maggiormente indicati per trattamenti episodici e di breve durata, mentre gli antinfiammatori farmacologici sono prescritti dal medico per patologie gravi e croniche.

Antinfiammatori naturali più comuni

Esistono diversi antinfiammatori naturali capaci di agire su vari fronti grazie ai principi attivi in essi contenuti. Alcuni dei più noti sono: la curcuma, dalle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie; lo zenzero, utile per alleviare dolori muscolari e articolari; l’olio di origano con azione antibatterica; l’aglio e le cipolle per stimolare il sistema immunitario.

Ulteriori ricerche sono necessarie per confermare e comprendere appieno i benefici che questi e altri antinfiammatori naturali potrebbero offrire.

Antinfiammatori naturali per muscoli e tendini

Alcune piante hanno dimostrato potenziali proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche, come la Boswellia serrata, la Curcuma, l’Artiglio del Diavolo, il Frassino e l’Aloe Vera. In particolare l’Artiglio del Diavolo e l’Aloe sembrano efficaci come antinfiammatori naturali per l’artrosi, i dolori muscolari e articolari.

Queste piante contengono sostanze dall’attività lenitiva e disinfettante, capaci di contrastare traumi e infiammazioni di varia natura. Tuttavia, per un loro utilizzo ottimale come agenti antidolorifici e antinfiammatori naturali, sono necessari ulteriori studi che ne validino gli effetti e ne garantiscano un impiego sicuro, eventualmente in combinazione con terapie farmacologiche tradizionali.

Antinfiammatori naturali per l’intestino

Alcune piante e sostanze naturali sembrano possedere proprietà benefiche a livello gastrointestinale, agendo come antinfiammatori e antidolorifici su questo apparato. Tra questi vi sono l’olio di canapa, l’Aloe vera, la malva e lo zenzero.

Lo zenzero in particolare potrebbe proteggere e lenire l’apparato gastroenterico, alleviando dolori addominali e disturbi come nausea e vomito. L’Aloe vera viene utilizzata per le sue proprietà antinfiammatorie intestinali. L’olio di canapa e la malva sembrano anch’essi capaci di calmare infiammazioni a stomaco e intestino.

Sono necessari ulteriori studi per confermare e comprendere gli effetti protettivi e antidolorifici di queste e altre piante medicinali sul sistema gastrointestinale. Potrebbero rappresentare un valido supporto naturale, integrato quando necessario alle terapie farmacologiche tradizionali.

Antinfiammatori naturali per il colon irritabile

Le piante officinali sembrano possedere proprietà utili per contrastare disturbi gastrointestinali come diarrea, spasmi e flatulenza. Tra queste vi sono l’Aloe, la liquirizia, lo zenzero, la melissa, la malva, la camomilla e l’olio essenziale di lavanda.

Questi rimedi naturali contengono sostanze dall’azione carminativa, ovvero capaci di ridurre la formazione di gas intestinali; antispastica, per alleviare crampi e spasmi; e antidiarroica. In particolare, il decotto di liquirizia potrebbe aiutare in caso di episodi di diarrea.

Antinfiammatori naturali per la cervicale

Esistono piante sembrano possedere proprietà analgesiche utili per alleviare il dolore cervicale e i sintomi ad esso associati. Tra queste vi sono l’Artiglio del Diavolo, l’Arnica e il Ribes Nigrum.

I principi attivi contenuti in questi rimedi naturali potrebbero avere un’azione antinfiammatoria e antidolorifica a livello delle cervicali, aiutando a gestire sia il dolore acuto che quello cronico tipici di questa problematica.

Tuttavia, per un loro utilizzo ottimale come supporto al trattamento del dolore cervicale, sono necessari ulteriori studi che ne comprovino gli effetti benefici. Dopo opportuna diagnosi medica, potrebbero rappresentare una valida terapia complementare a quelle farmacologiche convenzionali, previo parere del proprio medico curante.

Antinfiammatori naturali per endometriosi

L’endometriosi è una problematica ginecologica che può compromettere la fertilità femminile, i cui sintomi dolorosi vengono spesso sottovalutati. Alcune piante officinali come tarassaco, bardana, cardomariano, spirea ulmaria, achillea e curcuma sembrano possedere proprietà antidolorifiche utili ad alleviare il dolore ad essa associato.

Tuttavia, trattandosi di una vera e propria patologia, l’endometriosi necessita in realtà di appropriati trattamenti medici mirati alla causa. I rimedi naturali possono offrire sollievo dal sintomo doloroso, ma non curano la malattia in sé, per la quale sono fondamentali adeguate terapie farmacologiche e l’intervento di specialisti. Le piante officinali rappresentano dunque un possibile supporto sintomatico complementare, ma non sostitutivo delle cure mediche.

Antinfiammatori naturali per il mal di schiena

Diverse piante e oli essenziali sembrano possedere proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche utili per alleviare il mal di schiena. Tra questi vi sono l’arnica montana, l’artiglio del diavolo, la curcuma, lo zenzero, il pepe di cayenna e l’olio essenziale di canfora.

I principi attivi in essi contenuti potrebbero avere effetti benefici se applicati localmente, sotto forma di pomate, gel, impacchi o oli, nella zona della schiena interessata dal dolore. Si tratta quindi di rimedi da assumere per via topica, potenzialmente utili per ridurre sintomi come infiammazione, tensione muscolare e dolori lombari.

Antinfiammatori naturali per la pelle

Alcune piante e sostanze naturali sembrano avere proprietà lenitive e idratanti utili per trattare problematiche cutanee come irritazioni, infiammazioni e secchezza della pelle. Tra questi rimedi troviamo la lavanda, l’Aloe Vera, il burro di karité e la calendula.

I principi attivi in essi contenuti agirebbero alleviando rapidamente arrossamenti, pruriti e vesciche, idratando e ammorbidendo allo stesso tempo gli strati cutanei secchi e screpolati. Si tratta quindi di ingredienti dall’azione emolliente, lenitiva e antinfiammatoria a livello epidermico.

Tuttavia, per un loro utilizzo ottimale sono necessari ulteriori studi. Possono rappresentare un valido supporto dopo opportuna valutazione dermatologica, eventualmente associati a trattamenti topici medici tradizionali.

Come assumere gli antinfiammatori naturali

Gli antinfiammatori naturali possono essere assunti attraverso diverse vie per sfruttarne i benefici effetti.

Uno dei metodi più comuni è l’assunzione per via orale, sotto forma di tisane, infusi, decotti, estratti secchi o liquidi, capsule e compresse. Ad esempio la curcuma può essere assunta come integratore in capsule o aggiunta alle pietanze come spezia. Lo zenzero viene utilizzato come infuso o in polvere nelle preparazioni alimentari.

Molti antinfiammatori naturali vengono applicati topicamente per un effetto locale. Olio essenziale di arnica, artiglio del diavolo, rosmarino e altri possono essere usati sotto forma di unguenti, gel, cerotti medicati da applicare sulla zona dolorante o infiammata. Anche impacchi con piante fresche o essiccate sono utili.

Viene spesso impiegata l’aromaterapia, attraverso la diffusione nell’ambiente o l’inalazione diretta di oli essenziali dalle proprietà antinfiammatorie come lavanda, eucalipto, bergamotto.

Le modalità di utilizzo variano in base al tipo di antinfiammatorio naturale. È comunque importante non eccedere con le dosi e scegliere preparazioni di qualità. Meglio consultare un esperto in fitoterapia per un consiglio personalizzato.

Idee in cucina per assumere gli antinfiammatori naturali

In cucina è possibile utilizzare diversi ingredienti dalle proprietà antinfiammatorie per insaporire i piatti in modo salutare. La curcuma si può aggiungere a riso, verdure, legumi, carni e pesce per dare colore e sapore. Lo zenzero può aromatizzare primi piatti, zuppe e tisane. L’aglio e la cipolla apportano gusto a salse, soffritti, insalate e piatti unici.

La paprika dolce, ricca di capsaicina, insaporisce carne, uova e contorni. Frutti di bosco come mirtilli, more, lamponi possono essere uniti allo yogurt o impiegati per gustosi frullati. L’olio extravergine d’oliva, da usare a crudo, fornisce acidi grassi antinfiammatori. Spezie come chiodi di garofano, origano, rosmarino aromatizzano secondi piatti di carne o pesce.

Il tè verde si può gustare caldo o freddo. La frutta secca come noci, mandorle, nocciole può essere aggiunta a insalate, cereali e yogurt. Il pesce azzurro apporta acidi grassi Omega 3. L’uva rossa e il melograno sono ottimi come spuntino. Gli agrumi come arancia e pompelmo forniscono vitamina C.

Facendo scelte salutari in cucina si possono assumere antinfiammatori naturali senza ricorrere necessariamente ad integratori. Variando la dieta con alimenti dalle proprietà antinfiammatorie si può dare un boost al proprio organismo.

Effetti collaterali degli antinfiammatori naturali

Gli antinfiammatori naturali sono generalmente ben tollerati e comportano meno effetti collaterali rispetto ai farmaci antinfiammatori tradizionali. Tuttavia, un loro utilizzo inappropriato può dare luogo ad alcuni effetti indesiderati.

Reazioni allergiche sono possibili in soggetti sensibili, soprattutto utilizzando oli essenziali non diluiti sulla pelle. Alcuni antinfiammatori naturali possono causare bruciore gastrico se assunti a stomaco vuoto. L’assunzione contemporanea con altri farmaci può dare interazioni.

Alte dosi di curcuma possono provocare mal di testa e vertigini. Lo zenzero può creare disturbi gastroenterici come bruciore di stomaco e diarrea. L’arnica a livello topico può irritare la pelle sensibile.

In generale gli effetti collaterali sono transitori e non gravi. È comunque opportuno non eccedere con le dosi, seguire le istruzioni e consultare il medico, soprattutto in caso di terapie farmacologiche in corso. Il parere di un esperto garantisce un utilizzo corretto e sicuro degli antinfiammatori naturali.

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