Cosa mangiare per dormire bene

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L'alimentazione serale influenza la qualità del sonno: pasti pesanti e abbondanti ostacolano l'addormentamento e causano sonno disturbato, mentre cibi digeribili e nutrienti come carboidrati complessi, proteine magre, verdura facilitano un riposo profondo.

Una dieta equilibrata basata sulla dieta mediterranea, che promuove l’assunzione di fibre, riduce gli zuccheri aggiunti e limita i grassi saturi, può apportare benefici significativi al nostro sonno. Oltre alle ben note proprietà benefiche di questo regime alimentare, come il mantenimento del peso forma e la protezione della salute cardiovascolare, oggi si scopre che può avere un impatto positivo anche sul sonno.

La dieta mediterranea è caratterizzata da un consumo abbondante di frutta, verdura, cereali integrali, legumi, pesce e olio d’oliva, mentre riduce l’assunzione di carne rossa e cibi processati. Questo tipo di alimentazione fornisce una varietà di nutrienti essenziali che possono influenzare positivamente la qualità del sonno.

Si ritiene che alcuni nutrienti presenti nella dieta mediterranea, come il triptofano presente nel pesce e nella frutta secca, possano favorire la produzione di melatonina, l’ormone responsabile del sonno. Inoltre, l’assunzione di antiossidanti e acidi grassi omega-3 presenti nel pesce e nell’olio d’oliva può contribuire a ridurre l’infiammazione e migliorare la regolazione del sonno.

È importante notare che il momento dell’assunzione di questi nutrienti è altrettanto rilevante. La cena, in particolare, può giocare un ruolo chiave nel promuovere un sonno più profondo e meno frammentato. Evitare pasti pesanti, ricchi di grassi e zuccheri prima di coricarsi può favorire una migliore digestione e un sonno più riposante.

Quindi, adottare una dieta mediterranea, con la sua combinazione di nutrienti salutari, può avere un impatto positivo sulla qualità del sonno. Tuttavia, è importante considerare che ogni individuo è unico e potrebbe rispondere in modo diverso all’alimentazione. È consigliabile consultare un professionista della salute o un dietista per personalizzare una dieta che soddisfi le esigenze individuali e promuova un sonno rigenerante.

Cosa provoca l’insonnia

Dormire bene è fondamentale per il benessere psicofisico. Per un adulto sono consigliate almeno 6-8 ore continue di sonno a notte, mentre i bambini necessitano di più ore in base all’età, fino a 12-14. Tuttavia, molte persone lamentano disturbi come difficoltà ad addormentarsi, risvegli frequenti, sonno interrotto o di scarsa qualità.

Secondo gli esperti, un riposo notturno insufficiente o di cattiva qualità può avere conseguenze negative sulla salute. È dimostrato il legame tra sonno disturbato e patologie come obesità, diabete, malattie metaboliche e cardiovascolari, ipertensione. Il sonno inadequate può incidere negativamente anche su umore, concentrazione, sistema immunitario.

Per un buon riposo ristoratore e prevenire problematiche, gli specialisti raccomandano di seguire sane abitudini: alimentazione equilibrata ed idratazione corretta, attività fisica regolare ed evitare eccitanti come caffeina e alcol la sera. Ritmi regolari, ambienti freschi e bui, tecniche di rilassamento favoriscono il sonno. Correggere eventuali disturbi specifici richiede valutazione medica. Il sonno di qualità è un pilastro della salute.

L’eccesso di cibo durante la cena compromette la qualità del sonno: lo conferma uno studio scientifico

Un recente studio pubblicato sul Journal of Clinical Sleep Medicine ha confermato che l’eccesso di cibo durante la cena può influenzare negativamente la qualità del sonno. Il campione dello studio comprendeva ventisei adulti, e le conclusioni sono state piuttosto chiare: ciò che mangiamo può avere un impatto sul nostro sonno. I quattro autori dello studio hanno raggiunto questa conclusione dopo aver monitorato e sottoposto a polisonnografia tutti i partecipanti per cinque notti in un laboratorio specializzato nel sonno.

Durante i primi quattro giorni, ai partecipanti è stata fornita una dieta controllata per raccogliere dati sull’effetto del regime alimentare sul sonno notturno. Tuttavia, nell’ultima sera, è stata loro concessa libertà nell’alimentazione. I risultati sono stati interessanti: non sono emerse differenze significative nel sonno durante le prime tre notti, ma dopo una cena abbondante si è osservata una riduzione nella fase di sonno a onde lente, che rappresenta la fase più profonda e rigenerante del riposo notturno. Inoltre, il tempo necessario per addormentarsi è risultato essere maggiore dopo la cena abbondante, con una durata media di 29 minuti rispetto ai 17 minuti delle prime notti.

Questi risultati suggeriscono che l’eccesso di cibo durante la cena può compromettere la qualità del sonno, rendendo più difficile raggiungere uno stato di sonno profondo e prolungato. È importante prestare attenzione all’alimentazione serale e favorire pasti leggeri e bilanciati, evitando cibi pesanti e ricchi di grassi e zuccheri prima di coricarsi. Adottare buone abitudini alimentari può contribuire a un sonno più riposante e rigenerante, favorendo la salute generale e il benessere.

Consigli per una cena che aiuti a dormire

Per conciliare il sonno, è importante scegliere gli alimenti giusti a cena. Gli esperti consigliano di prediligere cibi leggeri e digeribili, come frutta e verdura, che forniscono fibre e sostanze utili per l’addormentamento. Le proteine andrebbero consumate in quantità moderate, preferendo fonti magre come legumi o pesce, evitando eccessi di proteine animali.

Sono da limitare i cibi ricchi di grassi, che rallentano lo svuotamento gastrico, quindi meglio evitare fritture, intingoli elaborati, salse abbondanti. Come condimento ideale l’olio extravergine d’oliva, e sale iodato con moderazione. Pasti troppo salati possono alzare la pressione ostacolando il sonno.

In sintesi, per dormire bene gli esperti raccomandano una cena leggera, con verdura, carboidrati integrali, proteine magre, grassi insaturi. Cibi nutrienti ma digeribili, conditi in modo semplice, che saziano evitando di appesantire. Una dieta bilanciata favorendo la digestione aiuta ad addormentarsi più facilmente e a riposare meglio.

Cosa mangiare per favorire il sonno

Per favorire un buon sonno, la cena dovrebbe essere leggera e digeribile. Gli esperti consigliano di non eliminare frutta e verdura, che grazie alle fibre e agli oligominerali aiutano la sintesi di sostanze utili all’addormentamento. Le proteine non dovrebbero essere abbondanti: meglio prediligere fonti magre come legumi o pesce, limitando le proteine animali.

Importante evitare i cibi molto grassi, che appesantiscono e rallentano la digestione, quindi no a fritture, salse elaborate, intingoli. Come condimento l’ideale è l’olio extravergine d’oliva, e sale iodato con moderazione per non alzare la pressione e ostacolare il sonno.

In sintesi, per dormire bene gli specialisti suggeriscono una cena con verdura, carboidrati complessi, proteine leggere e grassi insaturi, che fornisce nutrienti utili senza appesantire. Un pasto bilanciato e digeribile la sera aiuta ad addormentarsi facilmente e riposare al meglio. Al contrario, i cibi pesanti e grassi ostacolano il sonno di qualità.

Il ruolo delle tisane per dormire

Bere una tisana calda o un latte prima di dormire può favorire il rilassamento e conciliare il sonno. Le tisane alle erbe più indicate sono quelle a base di camomilla, melissa e biancospino, dall’effetto miorilassante e calmante. Anche la malva decongestiona il tratto gastroenterico. La menta piperita, grazie alle proprietà digestive, contrasta il meteorismo e i fastidi addominali.

Il latte caldo, possibilmente vaccino intero, ha un effetto rilassante dovuto ai contenuti di triptofano e calcio. Gli esperti consigliano di evitare eccitanti come alcol, superalcolici e caffeina prima di dormire. Optare invece per tisane alle erbe calmanti o latte, che rilassano e idratano, agevolando l’addormentamento e favorendo un sonno profondo e riposante.

L’importante ruolo degli ormoni nel legame tra alimentazione e sonno

Gli ormoni svolgono un ruolo cruciale nel rapporto tra alimentazione e sonno, come evidenziato da recenti studi scientifici. Oltre alle differenze macroscopiche già note, i ricercatori hanno scoperto che una dieta ricca di fibre vegetali può favorire una fase più profonda del sonno, a differenza di chi tende a consumare cibi ricchi di grassi saturi. Al contrario, un consumo eccessivo di cibi principalmente zuccherini è stato correlato a un sonno di scarsa qualità, caratterizzato da numerosi risvegli durante la notte.

Queste osservazioni, sebbene basate su un campione limitato di persone, forniscono un’importante conferma: una dieta equilibrata è essenziale per un riposo notturno ottimale. Inoltre, un sonno rigenerante favorisce il rilascio di leptina, un ormone che riduce l’appetito e aiuta a controllare il peso corporeo. Luigi Ferini Strambi, direttore del centro di medicina del sonno e professore di neurologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, spiega che le persone che dormono poco mostrano livelli più elevati di grelina, un ormone che ha l’effetto opposto e aumenta l’appetito. Questo può portare a un eccesso di cibo e a una difficoltà nel frenare la sensazione di fame.

Pertanto, è chiaro che il sonno e l’alimentazione sono strettamente interconnessi attraverso l’azione degli ormoni. Una dieta bilanciata e ricca di fibre vegetali può contribuire a promuovere un sonno di qualità, mentre il consumo eccessivo di grassi saturi e cibi zuccherini può influire negativamente sul riposo notturno. Mantenere uno stile di vita sano, che comprenda una dieta equilibrata e un adeguato riposo, può favorire una migliore gestione del peso corporeo e promuovere il benessere generale.

Dieta e rimedi naturali per migliorare la qualità del sonno

Oltre all’importanza dei nutrienti, esistono alcuni alimenti che influenzano chiaramente il sonno in modo positivo o negativo. Mentre il ruolo del caffè nel disturbare il sonno è noto, l’alcol è anche un nemico del riposo. Sebbene possa ridurre il tempo necessario per addormentarsi, compromette la qualità del sonno, in particolare la fase profonda che è essenziale per il recupero fisico e la memorizzazione.

Alcuni alimenti vanno evitati alla sera perché stimolano i centri della veglia e ostacolano un facile addormentamento, come il cioccolato, il cacao e il tè. Inoltre, è consigliabile evitare alimenti ricchi di sodio come il curry, il pepe, la paprika, gli alimenti in scatola, le patatine e i salatini, nonché piatti che utilizzano dado da cucina. Questi ingredienti possono interferire con il sonno e disturbare il processo di addormentamento.

D’altra parte, ci sono alimenti che possono favorire il rilassamento e preparare l’organismo al sonno. La pasta, il riso, il pane, l’orzo, la lattuga, il radicchio rosso, la cipolla, l’aglio, la zucca, le rape, il cavolo, i formaggi freschi, lo yogurt e le uova sode sono solo alcuni esempi. Questi alimenti contengono un aminoacido chiamato triptofano, che favorisce la sintesi della serotonina, un neurotrasmettitore fondamentale per il benessere, il rilassamento e il sonno profondo.

È importante notare che gli effetti degli alimenti sul sonno possono variare da individuo a individuo. Pertanto, è consigliabile fare esperimenti personali per determinare quali alimenti favoriscano un sonno migliore e quali possano influire negativamente sulla qualità del riposo notturno. Mantenere una dieta equilibrata e adottare buone abitudini alimentari, insieme a una routine adeguata prima di coricarsi, può contribuire a un sonno rigenerante e al benessere generale.

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