La storia della pizza è legata al consumo del pane da parte dell’uomo. Nell’Antico Egitto, dopo aver scoperto l’effetto del lievito, si cominciò a preparare una specie di frittella dalla forma e dal colore del sole, a base di farina, acqua e miele.
Nell’antica Grecia a questa pasta venivano aggiunti grasso, spezie, aglio e cipolle. Al tempo di Dario I il Grande i soldati accompagnavano il pane con formaggio e datteri.
In Italia abbiamo preparato una “pizza bianca”, un impasto con grasso, erbe aromatiche, aglio, cipolle, olive… insomma gli ingredienti che si trovano nelle case più modeste. Un piatto alla portata di tutti.
Continua la lettura se vuoi sapere tutto sulla storia della pizza dalle origini ad oggi
Origini della pizza: Qual’è la sua storia? Quando nasce la pizza? Chi l’ha sfornata per primo?
La storia della pizza italiana, dalle origini, è senza dubbio uno dei piatti più popolari al mondo. Lo trovi un po’ ovunque, disponibile in tantissime varianti, adattate ai gusti e alle usanze locali. Salata o dolce, la pizza italiana è un piatto che, ancora oggi, continua ad evolversi e ha poco a che fare con la versione originale.
La pizza è nata nel XVI secolo nella città di Napoli in Italia. A quel tempo si cercava di migliorare il gusto – un po’ insipido – delle frittelle di pane, con l’aiuto di sale grosso e grasso di maiale.
Allo stesso tempo, i navigatori riportarono dal Perù pomodori che a poco a poco furono coltivati in Europa. Da lì sono trascorsi 100 anni fino a quando i pomodori sono finiti come condimento per la pizza. Tuttavia, fu solo nel XVIII secolo che la salsa di pomodoro arrivò a decorare la pizza.
Storia della pizza: Quando è nata?
La storia della pizza dice che; l’uso del lievito era già conosciuto nel 3000 a.C, e gli antichi Egizi, Greci e Romani usavano cuocere dischi di pasta di farine diverse da cui ottenevano delle focacce. Nell’antico Egitto veniva preparato un piatto derivato dall’impasto di farine a cui venivano aggiunti altri ingredienti per insaporire, come erbe aromatiche e datteri. Era addirittura preparato in occasione del compleanno del Faraone, per rendere omaggio alla sovranità del “Dio sulla Terra”.
Ai tempi di Platone, in Grecia, si usava stendere e infornare una forma di pane simile a una bassa pizza bianca ( senza pomodoro ) che è ancora all’origine di un tipico piatto ellenico. Anche nell’antica Roma un piatto molto simile veniva preparato e consumato dal popolo: i suoi ingredienti, soprattutto cereali come l’orzo, farro, miglio e avena, erano alla portata di tutti, anche di braccianti e persone povere, e il prodotto finito veniva spesso usato come offerta agli dei.
Si trattava quindi di un piatto molto povero e semplice cucinato in forni domestici, perfetto per accompagnare molte pietanze, ma ancora molto lontano dalla pizza così come la conosciamo noi.
Con lo scorrere dei secoli, soprattutto fra Ottocento e Novecento, parlare di pizza diventa sempre più comune e continua a crescere il numero di forni: la pizza diventa sempre più un piatto nazionale. La vera pizza napoletana nasce proprio quando si diffondono i forni e le botteghe dei pizzaioli e si aggiungono ingredienti come pomodoro e basilico. All’inizio del Novecento comincia ad essere importata in America, e poco dopo in tutto il mondo: dall’Europa dell’est alla Cina la pizza è ormai un piatto adorato da tutti. Ma quindi dove è nata davvero la pizza?
Storia della pizza: Da dove viene la pizza di oggi?
Con i primi scambi tra paesi, pomodori e bufala (dal cui latte si fanno le mozzarelle) arrivano in Italia, più precisamente a Napoli. I napoletani sono i primi a ricoprire il loro pane di pomodori. Inizialmente, questo piatto semplice viene venduto nelle strade di Napoli e nelle pizzerie dove questo pane, cotto nel forno a legna, veniva lavorato, e farcito con ingredienti freschi.
Fu nel 1780 che vide la luce la prima pizza dell’Italia moderna, la pizza Margherita (pane, pomodori, formaggio), realizzata da Raffaele Esposito in onore della regina Margherita che apprezzava molto le sue pizze. Questo piatto, fino ad allora consumato per strada, ha poi acquisito le sue lettere di nobiltà, e da allora ha continuato a diversificarsi.
Tra gli anni 1700 e il 1800 la popolarità della pizza prende piede in breve tempo, questo impasto semplice e nutriente diventa sempre più diffuso da far nascere le prime pizzerie. Piano piano anche le persone più benestanti cominciano ad apprezzare questa tipologia di alimento gustoso e la pizza diventa sempre più popolare. Dalla fine dell’800 le pizze, a base di strutto, diventano più farcite e vengono condite con gli ingredienti più svariati, trasformandosi sempre di più nel prodotto tanto amato da noi italiani e da tutto il mondo.
La pizza: Il piatto dei poveri
I poveri di Napoli si resero presto conto dei tanti vantaggi della pizza: economica e appagante per gli stomaci affamati. Si poteva mangiare senza posate o piatto, bastava semplicemente piegarlo e mangiarlo a mano. Permise inoltre di non sprecare l’acqua – all’epoca rara e costosa – per le stoviglie. Presto i commercianti iniziarono a vendere la pizza.
Dai venditori ambulanti alle pizzerie
Inizialmente, le pizze venivano vendute per strada da venditori ambulanti che portavano i propri forni per mantenere le pizze calde. Successivamente i panifici iniziarono a vendere le pizze per strada anche disponendo davanti ai propri negozi bancarelle, tavoli e sedie, creando così un’atmosfera più gradevole per i propri clienti. Nascono le prime pizzerie.
Le prime pizze
Questo impasto piatto ricorda, infatti, molti pani che ancora oggi si trovano nei vari paesi del bacino del Mediterraneo. Nel tempo ea seconda delle regioni, questo “pane” è stato accompagnato da ingredienti. Non esiste quindi una vera città di origine della pizza , ma è in Italia che si è sviluppata nel Medioevo.
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