Di recente Starbucks ha introdotto una nuova linea di bevande al caffè aromatizzate con olio extra vergine d’oliva, chiamate Oleate. Queste sono attualmente disponibili solo in alcuni mercati, ma rappresentano un concept innovativo che ha destato interesse.
Molti si sono domandati se fosse possibile unire effettivamente olio e caffè. Inizialmente l’idea ha sorpreso, ma in realtà non è del tutto inedita. L’olio riduce infatti l’acidità e l’amarezza del caffè. Inoltre, le creme senza latte spesso hanno base oleosa. All’estero è diffuso aggiungere burro, cocco e olio MCT al caffè da oltre un decennio.
L’amministratore delegato Howard Schultz si è ispirato osservando alcuni viaggiatori sorseggiare shot di olio d’oliva in Sicilia come rituale. Negli States questa abitudine era sconosciuta. Tuttavia, l’olio esalta sia bevande calde che fredde secondo Schultz, donando un gusto vellutato e burroso che impreziosisce l’esperienza in tazza.
L’unione di olio e caffè non è usanza tipica italiana, ma la potenza aromatica dell’EVO ne esalta profumi e sapori. Starbucks ha voluto esplorare questa combinazione insolita proponendo bevande dagli accostamenti inusuali che stanno riscuotendo interesse. C’è chi apprezza la cremosità conferita e chi rimane scettico, ma di certo si è creato un dibattito sul tema.
Olio di oliva nel caffè si chiama: Oleato
A febbraio Starbucks ha annunciato su Instagram il lancio di Oleato, nuova linea di bevande al caffè emulsionate con olio extra vergine di oliva dell’oleificio siciliano Partanna. L’azienda ha depositato il marchio per indicare queste innovative bevande.
Nel post venivano esaltate le caratteristiche di Oleato, presentato come prodotto unico e di qualità, “vellutato, morbido e deliziosamente ricco”. Si evidenziava l’intenzione di farlo provare a tutti i consumatori.
Starbucks punta quindi a introdurre questa novità inizialmente in Italia, per poi espanderla nei prossimi mesi in mercati selezionati nel mondo. Un progetto ambizioso, che ha già attirato l’attenzione di tanti utenti su piattaforme come TikTok grazie ad una sapiente campagna pubblicitaria.
L’obiettivo è far apprezzare a nuovi bevitori questa innovativa combinazione tra caffè e olio EVO. Due elementi che solitamente non sono abbinati, ma che secondo l’azienda creano un gusto unico e appagante. Solo il giudizio dei consumatori dirà se Starbucks avrà azzeccato la mossa commerciale, facendo leva sull’effetto sorpresa ma anche sulla qualità degli ingredienti selezionati.
Di sicuro il lancio di Oleato conferma la volontà di Starbucks di sperimentare sempre nuove proposte e assecondare le tendenze alimentari, nel tentativo di attrarre fasce di pubblico sempre più ampie e variegate con offerte originali e accattivanti. Un modo per consolidare ulteriormente la propria leadership nel mercato del caffè.
Olio di oliva nel caffè, ma fa bene alla salute?
Il lancio delle bevande al caffè con olio d’oliva da parte di Starbucks ha sollevato alcuni dubbi riguardo presunti benefici per la salute. Tuttavia, nessuno studio conferma che questa combinazione porti vantaggi certificati.
L’ideatore di Oleato non ha mai pubblicizzato il prodotto come salutare, ma come esperienza gustativa piacevole. A quanto pare, l’ispirazione gli sarebbe venuta durante un viaggio in Sicilia, osservando l’abitudine di assumere olio extra vergine a crudo. Appassionato di caffè, avrebbe quindi pensato di unire i due elementi, stupendosi del risultato gradevole.
Da qui ha preso vita l’idea commerciale sviluppata poi da Starbucks, senza richiami alla salubrità. I manager sottolineano lo scopo di offrire un’esperienza multisensoriale. L’originalità e il piacere sembrano i driver del progetto, non benefici nutrizionali mai comprovati.
È lecito dubitare che un cucchiaio giornaliero di olio tutti i giorni sia davvero parte della tradizione mediterranea. Tuttavia anche senza alcuna qualità medicinale accertata, Oleato vuole distinguervisi sul mercato come prodotto innovativo in grado di stimolare gusto e curiosità. Solo il successo nelle vendite potrà dire se la strategia commerciale avrà colto nel segno. Rimane tutta da verificare invece l’efficacia nutrizionale della bevanda.
Aggiungere olio nel caffè aumenta i grassi
L’aggiunta di olio d’oliva nel caffè introduce una quantità considerevole di grassi, alterando la composizione nutrizionale della bevanda. Oleato comporta infatti l’assunzione di circa 10 ml di olio extravergine per tazza, pari alla porzione standard per condire i pasti.
Bisogna considerare che le linee guida per un’alimentazione equilibrata suggeriscono di consumare tra i 2 e i 4 cucchiai al giorno di olio, in base alle caratteristiche personali. Cedere uno di questi cucchiai al caffè potrebbe non essere la scelta più bilanciata.
L’aggiunta di grassi conferisce maggiore valore calorico alla bevanda, che cessa di essere un semplice spuntino. Un cappuccino all’olio apporta infatti energia in più, sottraendola ad altri alimenti nutrizionalmente più completi.
È importante valutare l’apporto calorico giornaliero per limitare l’assunzione di lipidi. Una moderata porzione di olio nel caffè può costituire un valido spunto, ma abusarne porterebbe a sbilanciare la propria dieta. Il piacere del gusto non deve mai prevalere sulla salute a lungo termine.
Olio di oliva nel caffè: controindicazioni ed effetti collaterali
L’aggiunta di olio di oliva al caffè è una pratica recente e inusuale, di conseguenza non ci sono ancora studi approfonditi sugli effetti di questa combinazione sulla salute. Tuttavia, è possibile fare alcune considerazioni sulle potenziali controindicazioni ed effetti collaterali.
Innanzitutto, chi soffre di gastrite, reflusso gastroesofageo o altre patologie gastrointestinali dovrebbe evitare di aggiungere grassi come l’olio di oliva al caffè, in quanto questo può aumentare il bruciore di stomaco. Anche chi ha problemi al fegato o alla cistifellea potrebbe avere effetti collaterali, poiché l’olio stimola la produzione di bile.
Inoltre, il caffè con olio ha un elevato contenuto calorico, quindi è sconsigliato a chi sta seguendo diete ipocaloriche per perdere peso. Infine, non ci sono prove che confermino i presunti benefici antiossidanti dell’abbinamento caffè-olio evo, perciò è bene non eccedere con le quantità per precauzione.
Come viene usato generalmente l’olio di oliva in cucina
L’olio di oliva è una presenza imprescindibile nelle cucine italiane e mediterranee. Grazie al suo gusto fruttato e al suo elevato punto di fumo, è adatto alla maggior parte delle preparazioni, sia crude che cotte.
Si utilizza per condire a crudo insalate, pomodori, carpacci di pesce e carne. Dona sapore alle verdure lesse, bollite o al vapore. È perfetto per saltare in padella o scottare velocemente carni, pesci, uova. Ideale anche per la frittura leggera.
Si usa nella preparazione di sughi, pesti e salse a crudo come maionese, bagna cauda, pesto. Arricchisce e rende più digeribili primi piatti come pasta, gnocchi, risotto.
Per cotture prolungate e a temperature elevate, meglio usare varietà più adatte come olio di sansa. In ogni caso, l’olio extravergine regala ai piatti tipicità mediterranea e gusto inconfondibile ed è centrale in ogni ricetta della tradizione italiana.
Come viene usato il caffè in cucina
In cucina il caffè trova diversi interessanti utilizzi che ne esaltano aroma e gusto. Viene impiegato come ingrediente in dessert classici quali tiramisù, creme, semifreddi e torte al caffè. Si può aggiungere alle creme pasticcere per dare più profondità di sapore. Le polveri di caffè aromatizzano cioccolatini, praline e ganache.
Il caffè si abbina a preparazioni con nocciole, pistacchi, noci. Può insaporire creme e farciture per torte o crostate. Si usa per bagnare pan di spagna, biscotti secchi, savoiardi. Ottime anche le granite e i sorbetti al caffè.
I fondi di caffè possono insaporire marmellate o venire usati per aromatizzare liquori e creme. Insomma il caffè è versatile in cucina e con la sua nota amarognola esalta dolci, creme, gelati, semifreddi, conferendo gusto e profondità.
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