Come conservare il sushi fatto in casa

33
sushi
Conservare il sushi nel frigo per un massimo di 2 giorni o in congelatore, procedendo correttamente a scongelamento e asporto acqua post-disgelo.

Per preparare un ottimo sushi fatto in casa, la scelta delle alghe è fondamentale, ma come fare per conservarlo al meglio e gustarlo in tutta la sua freschezza anche il giorno dopo? In questa guida imparerai tutti i trucchi per conservare correttamente il sushi fatto in casa, dalla refrigerazione ai contenitori più adatti.

Scoprirai quanto a lungo si può tenere in frigo e se è possibile congelarlo senza perdere sapore e qualità. Troverai utili consigli su come evitare che il sushi assorba odori sgradevoli dal frigorifero. Imparerai a scongelarlo nel modo giusto prima di consumarlo.

Potrai gustare il tuo sushi fatto in casa come appena preparato anche dopo conservazione.

Tempi di conservazione del sushi

Il sushi fatto in casa va consumato entro 2-3 giorni dalla preparazione per apprezzarlo al meglio. L’ideale è prepararlo poco prima di consumarlo. Conservato correttamente in frigo a temperatura tra 0-4°C, si mantiene per 2 giorni. Oltre è meglio evitare.

Fondamentale che il riso sia ben acidulato con aceto e sale per allungarne la conservazione. Anche il pesce deve essere freschissimo. Usa contenitori ermetici e verifica l’assenza di odori alterati prima di consumare.

Il sushi con solo verdure e formaggio si conserva 1 giorno in più. Quello con pesce crudo invece va mangiato entro 24 ore. Insomma, meglio preparare solo la quantità che si consuma in 1-2 giorni al massimo.

Refrigeratore o congelatore

Per conservare il sushi, il metodo migliore è il frigorifero. Imposta una temperatura tra 0-4°C e ripongi il sushi in contenitori ermetici sui ripiani alti.

Il congelamento non è indicato per il sushi con pesce crudo, ne altera consistenza e sapore. Puoi congelare quello con verdure o pesce cotto, avvolgendolo bene in pellicola o contenitori. Congela rapidamente a -18°C e consuma entro 1 mese.

Scongela in frigo per 24 ore prima di consumare. Una volta scongelato, non ricongelarlo più.

In ogni caso, il fresco è irrinunciabile nel sushi. Meglio prepararlo in piccole quantità e mangiarlo entro 1-2 giorni al massimo.

Contenitori adatti

Per conservare il sushi, usa contenitori specifici per alimenti come quelli in plastica o vetro con chiusura ermetica. Ottimi i contenitori in polipropilene con coperchio a chiusura stretta. Se non disponi di contenitori alimentari ermetici, ti suggeriamo questa tipologia di prodotto.

Validi anche quelli in vetro, attenzione solo che non si rompano con il gelo del congelatore. Usabili anche contenitori in silicone alimentare con tappo ad incastro.

Prima dell’uso igienizzali con acqua e aceto. Assicurati che chiudano bene e che non vi siano perdite. Evita materiali porosi come cartone o legno.

In alternativa, puoi avvolgere il sushi strettamente con pellicola per alimenti. Scegli contenitori con capienza giusta, non troppo grande. Conserva il sushi in un solo strato, non impilarlo.

Evitare i cibi pesanti

Per conservare bene il sushi, evita di metterlo vicino a cibi dall’odore forte in frigo come aglio, cipolla, formaggi stagionati, brodi di carne e verdure. Anche frutta troppo matura, aceto e limone possono “contaminarlo”.

Il sushi è molto delicato e assorbe facilmente gli odori. Tienilo in un ripiano separato, meglio in alto lontano da fonti di aromi. Se usi un contenitore unico, separalo con pellicola.

Dopo l’uso, pulisci subito il frigo da eventuali fuoriuscite e liquidi di altri cibi. Verifica sempre che il contenitore del sushi chiuda ermeticamente.

Controlla che non ci siano perdite di aromi nel frigorifero che possano alterarne il sapore. Con piccoli accorgimenti, potrai gustare il tuo sushi come appena fatto.

Attenzione agli odori forti

Nel conservare il sushi in frigo, fai attenzione a non esporlo ad alimenti dall’aroma intenso che potrebbe assorbire, come formaggi stagionati, brodi, salse di soia. Anche aglio, cipolla, sedano e erbe aromatiche come rosmarino possono trasmettere il loro sapore al delicato sushi.

Evita anche frutta molto matura, aceto e limone. La soluzione migliore è tenere il sushi in un ripiano separato, meglio quello più in alto. Se usi un unico contenitore, separa con pellicola.

Assicurati che il contenitore chiuda ermeticamente e controlla che non ci siano fuoriuscite di liquidi nel frigo. Pulisci subito eventuali residui. Proteggi sempre il sushi dagli aromi persistenti per gustarlo come appena preparato.

Conservazione del nori

Quando non utilizzato, il nori richiede alcune cure specifiche per preservarne a lungo croccantezza e proprietà. Una volta aperto, è meglio avvolgerlo in un canovaccio pulito e conservarlo in una scatola ermetica lontano da fonti di umidità, come la cucina.

Grazie all’interno asciutto, durerà fresco fino a 6 mesi. Se invece si desidera porzionare il nori in rivendole monoporzione da 2-3 fogli ciascuna, riporle subito dopo in contenitori con chiusura ermetica e riporli nel frigo, dove si manterranno croccanti anche 1 settimana. Mai congelare il nori, perderebbe la sua tipica consistenza.

Come surgelare il sushi fatto in casa

Il congelamento è una valida soluzione per conservare più a lungo il sushi casalingo preparato in anticipo. Basterà porzionarlo in vaschette Monoporzione del peso di 80-100g circa, sigillarle ermeticamente e riporle nel congelatore.

Si consiglia di prima avvolgerle nella pellicola per alimenti e quindi nella vaschetta, per evitare formazione di ghiaccio. Grazie al congelamento veloce a -18°C, il sushi manterrà inalterate consistenza e proprietà organolettiche per circa 2 mesi. Quando necessario, volendo può anche essere scongelato al microonde o a temperatura ambiente per gustarlo morbido.

Scongelamento corretto

Per un’ottimale conservazione del sushi anche dopo il congelamento, è fondamentale prestare attenzione al suo scongelamento. Questo deve infatti avvenire lentamente e in frigorifero, mai a temperatura ambiente che potrebbe favorire lo sviluppo batterico.

Generalmente occorrono 12-24 ore per lo scongelamento completo delle vaschette in frigo. Nel caso di necessità, è accettato un breve passaggio nel microonde a potenza bassa. Una volta scongelato, consumare subito il sushi evitando rimaneanze, poiché terminato il processo non manterrà a lungo la freschezza iniziale.

Asportare subito l’acqua di congelamento

Uno degli accorgimenti più importanti per conservare al meglio il sushi scongelato è rimuovere prontamente l’acqua che si viene a formare durante il processo di disgelo. Questa acqua, infatti, contiene batteri che potrebbero compromettere la freschezza e sicurezza del cibo.

Per questo, appena notata la formazione dell’acqua sul fondo della vaschetta contenente il sushi, è buona norma asciugare accuratamente con un tovagliolo di carta. Così facendo si igienizzerà la superficie ed eviteranno contaminazioni. Rimuovere poi completamente il liquido prima di consumare, preferendo piatti puliti.

Le regole per un sushi fresco più a lungo

Per prolungare quanto più possibile la freschezza del sushi, alcune semplici attenzioni possono fare la differenza. Ad esempio, è bene consumarlo entro 24 ore dalla preparazione, soprattutto se contenente riso. Contenitori ermetici ed igienizzati, confezionamento monoporzione e bassa temperatura di refrigerazione (0-4°C) ne aumentano la shelf life.

Anche un consumo dal basso verso l’alto evita sprechi. Il nori va tenuto in barattolo ermetico, lontano da odori ed umidità. Il pesce crudo, infine, necessita speciali attenzioni.

Approfondimento:

Like
Close
Your custom text © Copyright 2020. All rights reserved.
Close